giovedì 7 marzo 2013

Scegliere un buon detersivo (1)

Un detersivo è formato strutturalmente da due parti: la materia attiva e il ripieno.



La materia attiva è composta da tutte le sostanze pulenti, principalmente: 
- Sapone, tutti sappiamo cos’è il sapone.
- Catturanti di calcare: questo composto ha la funzione di neutralizzare il calcare delle acque dure.
- Dissipanti: sono composti che evitano che lo sporco isolato dal sapone si fissi nuovamente sui tessuti
- Umettanti: sono elementi la cui funzione è quella di ridurre la tensione superficiale dell’acqua (che è alta), affinché… questa bagni maggiormente, che inzuppi
- Enzimi: sono composti che hanno la funzione di fare una sorta di “digestione” delle materie organiche presenti nello sporco
- Coadiuvanti: sono una specie di sgrassanti per sciogliere con successo le macchie grasse
- Ossidanti: sono presenti nei sali, la cui funzione è quella di liberare ossigeno che è l’elemento che in ultima istanza eliminerà le macchie colorate (caffè, tè, vino, frutta, ecc.)
- Tensioattivi: sono sostanze che si depositano nelle fibre e producono determinati effetti come morbidezza, bianco ottico, ecc.
- Aromi: si aggiungono al detersivo per conferirgli un determinato profumo.

Come vedete, un detersivo è un composto alquanto complesso, difficile da acquistare tenendo in conto, come unico criterio, soltanto il suo prezzo. Ma vediamo ancora qualcos’altro… La materia attiva di un detersivo (che è quella che realmente lava) rappresenta solo il 20%-25% di un detersivo di qualità. La restante parte, circa il 70%, è formata semplicemente da “terra di ripieno”, che non ha nessuna funzione, unicamente quella di servire da contenuto della materia attiva e di dare volume alla miscela.

Alla fine, stiamo semplicemente comprando della terra…
Qui è dove capiremo realmente l’importanza dell’uso di un buon detersivo. 
Per ottenere prezzi “competitivi” o economici, i produttori riducono sostanzialmente la proporzione di “materia attiva” (che è la parte più costosa della produzione del detersivo) a livelli del 15%. Quello che, in questa maniera, si acquista è “quasi essenzialmente” polvere o terra, con poca efficacia pulente. Per questo il detersivo è meno costoso, ma in realtà risulta altamente costoso, perché in questa maniera si perde tempo, denaro e il bucato continua ad essere sporco.

Può essere che non ci sia bisogno degli enzimi…
Un altro fattore importante è il tipo di materia attiva contenuta nel detersivo. Per esempio, gli enzimi sono costosi, e pochi detersivi li contengono, o ne sono presenti in scarsa proporzione. È ovvio che se normalmente si lavano panni con sporco privo di componenti organici (cibo, sangue, urina, ecc.) probabilmente non sarà necessario un detersivo in cui predominino gli enzimi.  

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