giovedì 23 maggio 2013

A quale temperatura lavo i capi del bucato?


A volte non sappiamo se sia meglio usare acqua calda o fredda. Sembra che l’acqua calda pulisca meglio, ma senza dubbio ha alcuni svantaggi (come il restringimento dei capi). Al contrario l’acqua fredda mantiene i colori brillanti, ma non sarebbe adeguata se i capi sono molto sporchi. Ecco allora alcuni consigli che saranno utili quando dobbiamo fare il bucato. Normalmente le lavatrici stabiliscono per ogni tipo di tessuto varie temperature: quale dobbiamo scegliere?


La temperatura è uno dei fattori più importanti nel lavaggio. Se la temperatura è elevata le molecole dell’acqua tendono a ionizzarsi – i ponti dell’idrogeno si accorciano e diminuisce la tensione superficiale – questo stesso potere ionizzante agisce sulle molecole dei detersivi che si uniscono più rapidamente alle particelle della sporcizia e dell’acqua.

Il vantaggio che ha un’alta temperatura ( come si vede nel prossimo riquadro) è che ammorbidisce lo sporco nella trama del tessuto, facendo diminuire la tensione delle fibre, facilitando l’azione meccanica. In questo modo si elimina meglio lo sporco.

Per scegliere la temperatura di lavaggio bisogna tener conto di tre fattori:
  1.  La resistenza delle fibre tessili (per esempio il cotone ha una maggiore resistenza della seta)
  2. La resistenza delle tinte ( conviene lavare i colori forti ad una temperatura più bassa per non perdere il colore)
  3. Le caratteristiche dei detersivi e degli additivi di lavaggio (per esempio non tutte le temperature sono buone per ogni tipo di detersivo, perché dipende dalla sua composizione chimica e ugualmente gli additivi  agiscono meglio a determinate temperature, per esempio il perborato di sodio agisce a 60° - minimo- e la candeggina a 30° al massimo) 

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