martedì 2 luglio 2013

Che cosa porto in lavanderia?


Le fibre naturali (specialmente la seta) e di polimeri naturali (specialmente l’acetato), conviene lavarli a secco, invece, quelli di polimeri sintetici (poliestere, poliammide) è meglio lavarli in acqua.

Se il tessuto è delicato, prima di decidere se lavarlo in acqua o a secco, dovremo pensare all’azione meccanica. Per esempio, alcuni capi si raccomanda di lavarli a secco perché sono di tessuti delicati, e in questo caso, la pulizia a secco li protegge meglio.

Se ci sono macchie di grasso, si puliscono meglio a secco, invece macchie di vino, caffè, sangue,.. si puliscono meglio in acqua.

Alcuni capi, che hanno fodere, spalline, non devono lavarsi in acqua, bensì a secco. In ogni caso, quando avremo giacche bianche, per esempio, alcune volte (per l’eccessivo uso, o perché presentano macchie), dovremo lavarle in acqua facendo chiaramente molta attenzione, evitando per esempio il lavaggio in lavatrice e preferendo il lavaggio a mano.

Bisogna anche tener conto del colore, perché i bianchi o i colori chiari (sempre quando sono eccessivamente usati o presentino delle macchie), non vengono bene lavandoli a secco, e si dovrà optare per un lavaggio in acqua. I capi in lino di colori scuri (blu, nego, marrone) o intensi (rosso, fucsia) con il lavaggio a secco rischiano di perdere il colore. In questo caso, bisogna pensare che se si lava a secco si perde il colore, ma se si lava in acqua si perde l’appretto.

Come sempre bisogna vedere quello che indica l’etichetta, e tenere in conto, che se conosciamo i tessuti, le fibre, le composizioni, possiamo optare per non seguire quelle indicazioni. Alcune volte – parlo per esperienza – nel caso di capi di poca qualità, anche seguendo le istruzioni riportate sull’etichetta, può essere che il capo si rovini.


(Parte di queste informazioni sono tratte da una pubblicazione del Ceicid)

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